martedì 26 novembre 2013

DON'T LIKE: FAME PREMESTRUALE.

Se mai mi chiedessero qual è la peggior cosa da poter augurare ad un uomo, non avrei dubbi e risponderei: "la sindrome premestruale". 

Che volete che vi dica cari uomini, la "SPM  intender non la può, chi non la prova!"
È inutile star qui a comporre un papiro su tutti ciò che accade e non accade ad una donna in quei "magici giorni" che precedono la rossa epifania, ma c'è un tema in particolare che a mio avviso merita di essere portato alla luce.
Se pensate che la cosiddetta "fame chimica" sia la più alta manifestazione di "istinto mangereccio", al 99% appartenete al sesso maschile e al 100% vi sbagliate di grosso.
Innanzitutto sfatiamo il mito che le donne mangino come gli uccellini, e che campino di insalata, trucchi e vestiti, possiamo avere la fame di un camionista o di uno scaricatore di porto e quando siamo in fase premestruale la fame di un camionista e di uno scaricatore di porto messi assieme.
È un raptus, una necessità impellente, una questione di vita o di morte, è l'obbligo di aprire il frigo e la dispensa di casa e mangiare tutto quello che capita sotto naso, occhi e mani.
Mangeremmo tutto e di tutto, anche l'intero "Mulino Bianco", incluso Antonio Banderas. 


Così, in una sera qualunque, mentre guardi un telefilm, ti ritrovi ad aver ingurgitato: un intero pacco di patatine fritte, una ventina di gocciole (escluse quelle spezzate,quelle, si sa, non si contano), due wurstel crudi e cinque mandarini (perchè la frutta fa bene), tutto ciò dopo aver lautamente cenato.
Non conta cosa mangi, ma quanto mangi.

In merito a ciò, ho scoperto da profonde ricerche nel campo scientifico, ossia leggendo sul retro delle confezioni degli assorbenti "Lines" per intenderci, che il tutto è simpaticamente causato da carenza di Magnesio, oltre che dai nostri amici ormoni che decidono di darsi alla pazza gioia, tanto da trasformarci in psicopatiche socialmente pericolose. 
Credetemi se vi dico che una volta mi è capitato di piangere per la pubblicità della Barilla, quella dove la mamma cucina le tagliatelle all'uovo al figlio che va a farle visita, una mia amica è riuscita a piangere con una puntata di "Dragon Ball"...........Direi che non c'è bisogno di aggiungere altro.

Soluzioni al problema?
1. Mettersi un tappo in bocca.
2. Mettersi un tappo in bocca e sigillarlo con il cemento ed evitare qualsiasi programma di cucina tipo "Masterchef", "Cuochi e Fiamme" e affini.
3. Cedere alle tentazioni e concederci quella stecca di cioccolato a cui tante volte abbiamo detto di no.
Siamo giustificate.

In conclusione, cari uomini, se una sera non vi concederemo il solito trancio della nostra pizza, se al posto dell'insalata come contorno chiederemo una porzione doppia di patatine fritte, se anzichè una passeggiata romantica, preferiremo andare dal "Kebabbaro" sotto casa, non spaventatevi, è "UNO DI QUEI GIORNI LI' ".
E' tutta colpa del Magnesio!





mercoledì 13 novembre 2013

LIKE: LIKE SU FACEBOOK (SCUSATE IL GIOCO DI PAROLE)

Ci nutriamo di cibo, amore, sogni e like su Facebook. 

Ebbene, chi non gongola un po' quando la propria foto viene tempestata di consensi, quando la frase topica scritta mentre si è sulla tavoletta del wc viene apprezzata dai più, SCAGLI LA PRIMA PIETRA!

"The Big F" ha la capacità di farti sentire a volte popolare come una cheerleader in un college americano, altre più sfigato di Steve di "Otto sotto un tetto", tipo quando è sabato sera e tu sei lì curvo dinanzi al pc, con la copertina sulle spalle e un pacco di patatine al tuo fianco e il resto del mondo si diverte da morire,
 mentre tu no.


Puoi essere il tipo che cambia immagine del profilo più spesso di quanto cambi le proprie mutande, o quello che scrive uno status giusto quando muore un Papa o il politico/cantante di turno, in entrambi i casi qualcuno che ti "caga" c'è sempre, o quasi.
Non tutti i like, però, hanno lo stesso peso, bisogna sempre vedere a chi appartiene quel pollice retto!

Esiste nel "galateo" del social network una classificazione del tipo di LIKE che si ottiene a foto/post/status e a quant'altro. NO, non si ricevono like ai post inerenti gli inviti alle applicazioni dei giochi.

LIKE FAMIGLIARE:
Come il "colanaso" in autunno, lui c'è sempre.
E' quello che ottieni quasi sicuramente dal tuo/a fidanzato/a, amico/a del cuore, sorella/fratello e per i più sfortunati anche da mamma e papà. (ahimè è una triste realtà oramai)
Potrai pubblicare anche la foto del fazzoletto con cui hai soffiato il naso (vd. precedente colanaso), loro metteranno "mi piace".
Sono certezze della vita.

LIKE DELLO SCONOSCIUTO:
Che tu abbia 50 o 1500 amici, è matematico che tu non conosca materialmente tutti loro.
Molto spesso si stringe amicizia con gente che non si è mai conosciuta di persona, e che magari vive nella parte opposta del mondo, complici interessi in comune, amicizie in comune, o foto di profilo simpatiche/accattivanti, si amplia la famiglia "sociale".
Nell'80% dei casi non ci hai  mai scambiato mezza parola in chat.
E' un like che non ti aspetti.

LIKE DEL NEMICO:
In ogni famiglia c'è sempre una pecora nera e certamente non puo' mancare anche nella famiglia "sociale".
E' un ex amico/a, un ex fidanzato/a, è il collega universitario che sparla di te a più non posso e prende tutti 30, è quello/a che si crede "chissachì" e che tieni su Facebook solo per il piacere di ficcanasare tra le sue foto. Insomma, è il personaggio scomodo che non si è ancora decisi a cancellare.
Ricevere un like da uno di loro equivale a due cose:
Dichiarazione di guerra o dichiarazione di pace.

LIKE DEL DESAPARECIDOS:
Quella persona che non vedi/senti/guardi il profilo dal secolo scorso, quella persona di cui hai dimenticato totalmente l'esistenza o che dai quasi per defunta, ecco che compare il suo timido pollice, allora ti rassereni.
Esiste ancora.
Dopo due minuti avrai nuovamente dimenticato la sua esistenza.

LIKE DELLO STALKER:
Toh!  Notifica: "mister x" ha messo like a 19837402938490 tue foto.
"Hai pubblicato uno status adesso": c'è già il suo apprezzamento/commento.
Lo stalker è quello che ti mette mi piace, prima ancora che tu condivida il tuo pensiero col mondo...
...Perchè lui ti legge nella mente...

LIKE ELEMOSINATO:
Chi non si è mai umiliato a chiedere un mi piace per una pagina o una foto?
Gli amici di Facebook sanno essere davvero crudeli a volte.

Ma alla fine, meglio pochi ma buoni?
O sono i numeri che contano?

E' meglio un like oggi,
o una condivisione domani?

Sono dilemmi a cui solo Gigi Marzullo potrà dare risposta.




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