giovedì 19 settembre 2013

DON'T LIKE: ABBIGLIAMENTO DA ESAME

"Gli esami non finiscono mai", così diceva il buon Eduardo De Filippo, sante parole assolutamente!
Ma nessuno ha mai speso due righe in merito all'abbigliamento dei poveri disgraziati che si apprestano ad affrontarne uno!
So che potrà apparire un argomento futile e che in questi casi una persona ha ben altro a cui pensare (tipo copiare, ripetere, copiare, ricordare centinaia di pagine o termini, copiare), ma non fatemene una colpa, se credo che anche l'occhio voglia la sua parte, anzi la vogliono entrambi e che certe cose non si possano proprio reggere!
In realtà, credo ci siano 3 categorie di "Outifit da studente esaminato".
[ Ogni volta che pronuncio o leggo la parola outfit, non so perchè ma la mia mente pensa a lei,  Carla Gozzi ]

Maledetto Real Time

1° caso: LO STUDENTE DA MATRIMONIO.
Sì, è proprio lui/lei, quello che per affrontare l'ira funesta di un un docente, si imbelletta manco dovesse presentarsi alla corte della Regina Elisabetta, esce fuori dall'armadio il completo "buono" o nel peggiore dei casi, compra appositamente degli indumenti.
Il maschio del genere solitamente indossa mocassino scamosciato o stringata la cui punta può servire, nel caso in cui dovesse toppare all'esame, a forare le gomme dell'automobile del prof.
Una camicia inamidata (meglio se a righine) e una giacca che fa tanto "persona seria", sono il biglietto da visita che, secondo loro, sarebbe garanzia del massacrante studio e della loro ferrata cultura, ma che a me personalmente, in sede d'esame, fa solo sorgere tanti dubbi sulla loro identità, del tipo: è un assistente o uno sfigato che sta per essere torturato come me?
( 100 punti in più se porta anche la cartella in pelle professional )
La femmina, invece, approfitta del suddetto giorno, per sfoggiare il tacco 12, che, di regola, prende aria solo in discoteca il sabato sera, pantalone attillato al limite del rischiosissimo "zoccolo di cammello" (per chi non sa a cosa alluda, urge ricerca su internet), camicetta o maglioncino con il classico scollo a V, che permette di intravedere quelle, che a seconda dei casi, sono due colline, due montagne o una bella pianura.
( 100 punti in più, se inforca un paio di occhiali da vista, meglio se non graduati e quindi solo di scena, che danno quel "nonsochè" di intellettuale).

2° caso: LO STUDENTE MENEFREGHISTA.
E' colui che, nelle ore prima dell'esame, già è tanto se riesce a non farsi prendere da una crisi nervosa, o da un attacco di panico e quindi indossa le prime cose che trova nell'armadio, o quelle che è solito avere addosso, rispettando, però, sempre il limite della decenza.
Altre volte invece, è quello  talmente scazzato e beffardo, che non fa differenza tra il vestirsi per un esame o per andare a fare la spesa.
Questa categoria, in realtà è piena di sfumature, ma in generale, rappresenta quelli che non danno nell'occhio, si fanno i fatti loro e, prima della loro chiamata, si mangiano tutte le unghie delle loro mani o si fumano 100 sigarette.

3° caso: LO STUDENTE DISPERATO.
Ancora non ho capito se ci fa o se ci è: se lascia crescere la sua barba in stile Osama Bin Laden appositamente o per inerzia nel caso degli uomini o se "dimentica" intenzionalmente o meno di coprire con il correttore le borse che arrivano a terra, nel caso delle donne.
Diciamocelo, son quelli che vogliono far pena alla commissione, durante l'inverno indossano lo sciarpone per far intendere che sono ammalati, della serie "già è tanto che mi reggo in piedi, quindi sbrigati a mettermi 30" e l'estate si riempiono il viso di cipria o fondotinta per camuffare i primi cenni di abbronzatura.
Insomma, credono ancora che possa funzionare, fossi in loro mi arrenderei.

Adesso starete pensando: hai fatto la classifica degli altri, ma tu in quale categoria sei? 
Credo di essere nella seconda, quella dove penso rientrino buona parte degli studenti: l'ansia mi assale talmente tanto in quel momento, da farmi ignorare quelle poche nozioni di stile che ho, non facendomi quasi distinguere nemmeno i colori o la differenza tra una gonna o un pantalone.
Le uniche cose che so e che mi permetto di consigliarvi per quei giorni temuti sono:
- Indossate maglie, t-shirt, camicie che camuffino l'odioso effetto "ascella pezzata", non dimenticate di usare il deodorante e il vostro professore ringrazierà.
-In caso di esame scritto, uscite fuori pantaloni e jeans hip-hop o stile militare (so che ne avete almeno un paio nel vostro armadio) con ampi tasconi, dove poter imboscare foglietti, biglietti e quant'altro.
-Se vi fa sentire meglio, create un vostro "indumento scarmantico": la maglietta di un concerto che vi è piaciuto particolarmente (astenersi metallari), la camicia vintage della mamma, la collanina dell'amica del cuore, così da farvi sentire più sicuri. Una volta una ragazza mi disse che metteva sempre lo stesso paio di jeans ad ogni esame, prendete esempio (ma non dimenticate di lavarlo!) 

E come si dice in questi casi: "in bocca al lupo", "in culo alla balena", tante belle cose e figli maschi.





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