lunedì 14 ottobre 2013

DON'TLIKE/LIKE: NEGOZI D'ABBIGLIAMENTO CINESI

"Quando un dandy muore, fuori nasce un fiore", così cantano i Baustelle nella canzone "Un romantico a Milano".
Io dico che quando un negozio muore o un capannone viene abbandonato, fuori nasce un negozio dei cinesi.

Chi non è mai entrato in un "China store", scagli la prima pietra!
Il discorso è sempre lo stesso: in molti lamentano il fatto che rubino lavoro e denaro al mercato italiano, che le loro attività sbuchino come funghi nelle nostre città e che i loro prodotti di qualità scadente e dannosa per la salute sono un oltraggio al nostro caro e vecchio "made in Italy".
Spiegatemi ora, come mai ogni volta che metto piede in uno "Shanghai"- "Imperatore"- "Dragon Fly" ( ahimè, non hanno molta fantasia con i nomi dei loro shop ) c'è più gente che ad un concerto di Vasco Rossi.




Consigli d'uso: mai e poi mai recarsi in questi posti il sabato pomeriggio, potreste rischiare di fare la fine di Mufasa ( il papà del re Leone, per intenderci ) solo che ad investirvi non trovereste una mandria di gnu impazziti, ma una folla di ragazzine e non, pronte a tutto per trovare il vestitino perfetto per la serata in disco con annessi super trampoli simil Louboutin ( che poi nemmeno il 90% di loro sa chi è ).

Detto ciò, non voglio far la predica a nessuno e ben vengano negozi che uniscano almeno un minimo di stile a prezzi accessibili, ma io con i cinesi o meglio con la loro concezione di moda, ci faccio un pò a botte.
Passeggiando tra i vari reparti, non nascondo che spesso vengo colpita da un maglione, o una t-shirt o un pantalone, ma che ogni santissima volta ha un elemento/difetto che guasta tutto.
Mi spiego:

trovi un vestito a righe carino, magari stile bambolina?
Guarda sul retro e sicuro ha stampato un teschio a dimensioni gigantesche con borchie al posto dei denti.

Nascosta tra un maglietta "I love NY" e un cardigan sempre col suddetto teschio, intravedi una t-shirt fiorata, stile retrò che ti garba parecchio?
Attenta! Al posto dei bottoni avrà sicuramente strass grossi quanto un cecio.

Potrei continurare all'infinito, dagli onnipresenti strass sbrilluccicosi, alle immancabili "maniche a pipistrello"   (scomode come un riccio nelle mutande ), dagli stivali con le stelle da Far west sulla punta ad improbabili strappi finto "grunge" che sembrano più morsi di pitbull.....

In onor del vero, ammetto di aver trovato a volte, qualcosa privo di orrori/errori, che si è rivelato poi essere un bell'affare, non è poi tutto tutto da gettare, dico solo che bisogna sgranare bene gli occhi per riuscire a trovare l'occasione del secolo e avere un pizzico di pazienza nel passare in rassegna molti capi che potrebbero trovarsi tranquillamente nel guardaroba di una Snooki (vd. Jersey shore).

Snooky, sponsor ufficiale del "Chinese style"

Sapete allora cosa vi dico?
Evviva la Cina e i negozi cinesi, che tante volte hanno salvato pomeriggi di noia profonda miei e delle mie amiche, che quando tutto è chiuso e tu hai bisogno di un paio di collant sono aperti fino a tarda serata e che ti fanno provare l'ebbrezza di vedere un negozio aperto il giorno di Natale.
Da adesso in poi, ovunque andrò, se scorgerò da lontano una lanterna rossa, mi sentirò un po' a casa. 







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